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Sono il modo più antico, semplice, naturale e a portata di mano per insaporire i cibi, aromatizzarli, conservarli e renderli più sicuri da consumare, grazie al loro effetto antibatterico. Per questo le spezie accompagnano da sempre la storia dell’umanità. Solo di recente si sono iniziati a studiare anche i meccanismi d’azione sull’organismo umano, in cui espletano effetti digestivi, antiossidanti, antidegenerativi, antinfiammatori e antiproliferativi.
Le spezie sono dei veri supereroi in cucina!
La curcuma, per esempio, svolge un’azione antiossidante e anticolesterolo.
La cannella, associata da sempre alle dolcezze della pasticceria, favorisce la digestione, contrastando la fermentazione addominale. E solo di recente ha rivelato anche inaspettate capacità di ridurre i livelli di zuccheri, colesterolo e trigliceridi nel sangue.
Lo zenzero, usato da secoli per controllare nausea e vomito, sta rivelando tante altre proprietà interessanti: sarebbe antinfiammatorio, antiossidante, antitumorale, antidolorifico e ipoglicemizzante.
Sommacco siciliano: storia di un antico superfood
Il sommacco siciliano è una spezia antica dal sapore acidulo, ricavata dalla omonima pianta, a metà strada tra il succo di limone e l’aceto.
Già noto agli Egizi e ai Greci che lo impiegavano come mordente della tintura dei tessuti, il suo nome scientifico denuncia l’utilizzo che veniva fatto della sua corteccia e delle foglie come sostanza tannica nella concia al vegetale.
Grazie alle sostanze contenute nelle foglie, nei frutti e nell’olio essenziale da esso ricavato ha diverse virtù: possiede proprietà antiossidanti, antibatteriche, antifungine, febbrifughe, diuretiche, ed antinfiammatorie.
Un vero superfood in cucina!
Speziale: uno scrigno per custodire polveri magiche
Speziale: uno scrigno per custodire polveri magiche
Con l’obiettivo di esaltare le infinite risorse delle spezie e porre l’accento sull’urgenza di ridurre il packaging nasce Speziale, contenitore ideato come una cassetta degli attrezzi, nella sua versione rettangolare e una scatola da cucito, nella sua versione circolare, che consente di conservare le migliori proprietà di questi alimenti.
Un’unica box per spezie in cui questi alimenti, speciali “attrezzi” per la cucina e per il corpo, possano essere singolarmente custoditi.
La versione tonda è più adatta per la tavola, dal momento che le spezie si presentano sfuse:
come una scatola del cucito restituisce le varietà cromatiche delle spezie.
La versione rettangolare consente di poter disporre dei vari aromi sia per la preparazione di ricette tradizionali che per uso “medicamentoso”, conservandole all’interno dei sacchetti.
Raffaella Guidobono, fondatrice di Leftover e ideatrice del progetto, realizzato dagli artigiani di Via Calderai a Palermo, dichiara: “Speziale contiene il software per ogni ricetta, è una scatola che accoglie le mie polveri magiche, corroboranti e antiossidanti, mette l’accento sull’apporto nutritivo di
spezie ricche di minerali e vitamine con la sua forma ispirata a una cassetta degli attrezzi di un artigiano. Come gli utensili usati da fabbro e falegname fissano strutture e rafforzano giunti, i Superfood nella mia alimentazione sono metaforicamente strumenti e non semplici ingredienti.
Non a caso la mia ricerca è partita dalla storia dell’uso di Sommacco, Rosmarino e Cannella Regina nella cucina mediterranea e dai loro pregi organolettici, da conservare in un portagioie.”
Un viaggio alla riscoperta di antichi sapori
Speziale, una box pensata per accogliere le spezie e conservarne le proprietà, deriva il suo nome antico dai Maestri Aromatari del 1500, la cui Chiesa di Sant’Andrea, sede della corporazione degli antichi speziali palermitani, era poco distante da dove i Florio, importante famiglia di commercianti che rese noto il sommacco e la sua lavorazione in Italia e all’estero, aprirono la prima bottega di Spezie a Palermo.
Pare che il prezioso tannino, estratto dal sommacco siciliano, fosse molto ricercato ed esportato anche all’estero per via della sua alta qualità e rendimento.
Impiegato soprattutto per la colorazione e la concia delle pelli, ma anche come additivo nei vini, pare che tra il ‘700 e l’800 non vi fosse baglio in Sicilia che non possedeva un rigoglioso sommacheto da utilizzare proprio a questi scopi.
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