Da questo incontro è nato un progetto dedicato alla cura del lievito madre: matrice della vita, alchimia prima.
L’oggetto è nato da una lunga fase di studio, da cui è emersa l’esigenza di valorizzare la fase di rinfresco del lievito madre come momento chiave della preparazione dell’impasto del pane.
Oltre agli accorgimenti tecnici che permettono di innovare e agevolare le operazioni di rinfresco, Atanor vuole anche essere una casa elegante e nobile per il lievito madre, innalzandolo ad elemento principe della cucina.
La delicatezza del vetro è un invito a soppesare ogni gesto nel momento della preparazione del lievito, enfatizzando così la dimensione rituale del rinfresco, elevandolo a gesto sacro.
L’ispirazione formale viene dall’immaginario alchemico. L’Atanor è il forno il cui calore serve ad eseguire la digestione alchemica. Il termine si fa risalire al greco Α-Θάνατος ovvero “senza-morte” per indicare la capacità della fornace di lavorare all’infinito. L’Atanor è un microcosmo che simboleggia il macrocosmo, e in cui avviene la trasmutazione degli elementi.