Il suo immaginario è permeato di riti, simboli, graffiti tra le pieghe della preistoria, frammenti di poesie e di grimori, in una ricerca che si sviluppa parallelamente a livello teorico e progettuale. In particolare, si rivolge da un lato all’urgenza di recuperare una dimensione profondamente umana della cultura materiale e della vita, attraverso la riscoperta delle dimensioni sacrali e rituali degli oggetti, in un processo di decostruzione e ricostruzione semantica basato sulla ricerca iconografica e storica. Dall’altro, alla promozione e sostegno dell’artigianato come fonte di conoscenza e di sviluppo realmente sostenibile.