UNA PASSEGGIATA NELLA VERACITÀ

Scarpetta, Con-dita e Soffio riportano alla mente ricordi, odori e sapori della tradizionale cucina napoletana, quella vera, genuina, quella che nasce nell’agorà dell’antica Neapolis, cuore pulsante, allora come adesso, della città. Il Rione Sanità possiede un patrimonio immenso, un quartiere che da sempre mostra una propensione all’arte e alla creatività, lo stesso che ha ispirato la nostra linea Riti.

Qui è nato Totò, qui si sono ispirati Eduardo De Filippo per tante commedie, Rossellini e De Sica per alcuni film. Qui, nei vicoli dove convivono chiese barocche e case fatiscenti, palazzi nobiliari e bassi scavati nel tufo, i bambini riempiono le strade come veri ‘scugnizzi’.

La Sanità non è solo un quartiere di Napoli, è l’espressione viva e autentica di tutte le sue contraddizioni.  E anche il nostro Lino Scarallo di Palazzo Petrucci nasce qui tra profumi e colori di un mondo che rischia di scomparire.

Food Partner della linea Riti, è più di uno chef. È uno scugnizzo napoletano geniale, pirotecnico, con una vulcanica energia creativa che gli consente libertà sconosciute ai più nel mondo dell’alta ristorazione.

Qui il cibo diventa espressione di sentimenti veri: il ragù riunisce la famiglia a tavola alla domenica, la pizza fritta diventa ‘l’assaggino’ da condividere e le ricette argomenti predominanti delle chiacchierate tra la gente.

La linea Riti è stata realizzata grazie alla collaborazione tra i nostri Partner Lino Scarallo di Palazzo Petrucci per il Food, Quattrocentogon e Bhumi ceramica per il design e l’handmade.

Noi abbiamo percorso ogni singolo vicoletto con gli occhi di un bambino che esplora i meandri della città come se fosse la prima volta per poi raccontare l’esperienza  vissuta con puro entusiasmo.

Osservare ogni angolo del quartiere.

Percepire ogni gesto come una continua scoperta.

Sentire ogni suono dello spazio abitato.

Vivere il Rione Sanità in tutte le sue sfaccettature.

Passeggiando non si può fare a meno di notare l’abbondante street art che colora i vicoli del rione.

La gente che popola il quartiere è ciò che ha catturato la nostra attenzione.

Accoglienza, solarità e curiosità nel vedere i nostri oggetti immersi nello spazio circostante, il loro spazio, perché qui il senso di appartenenza è straordinario.

Ed è qui che nasce anche una bottega di teatro e umanità: Putéca Celidonia una giovane compagnia napoletana formata da ex-allievi della Scuola del Teatro Stabile di Napoli. La sua identità è composta da interventi di diverso tipo: da un lato l’intensa attività formativa in contesti non facili come il rione Sanità, dall’altro l’attività scenica della compagnia.

Un progetto di rivalutazione del quartiere attraverso iniziative culturali come quella insieme alla onlus Opportunity, “Il vicolo della cultura” dove sono state installate delle piccole librerie a forma di edicole votive, un book sharing a cielo aperto che finora tutti gli abitanti hanno rispettato, non ci sono stati furti o danneggiamenti. Per l’inaugurazione hanno fatto delle recite dai balconi lungo tutta la via, chiedendo alle persone di entrare nelle loro case.

‘A voce d’’o vico ci ha permesso di guadagnare la loro fiducia.

La voce della gente, oggi, diventa un grido di rivincita!

Un percorso di rivalsa che traspare dagli sguardi delle persone che non vivono semplicemente nel rione, lo abitano con corpo e anima.

Ed ecco che un buffo «un assaggino per me?» ci dimostra come i nostri Riti siano diventati, in un batter d’occhio, della gente, compresi, condivisi e amati perché in grado di esprimere un sentire comune.

Nessun luogo incarna le contraddizioni di Napoli come il Rione Sanità.

Allora noi, come dei bambini in festa, abbiamo vissuto con loro i gesti senza tempo, le tradizioni e le radici che non conosceranno mai una fine ma, al contrario, un divenire continuo che amiamo, valorizziamo e sentiamo dentro di noi. Per sempre.

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