Real Fabbrica della Porcellana di Capodimonte

About

La Real Fabbrica della Porcellana di Capodimonte, creata a Napoli dal re Carlo di Borbone nel 1743 come Manifattura di Porcellana Reale, ha sempre dialogato con l’Europa.
Alla maggiore età di Ferdinando di Borbone, nel 1771-72, si cominciò a pensare ad una nuova Manifattura di Porcellane, la cui produzione fu simbolo di profondo rinnovamento culturale con l’introduzione della svolta neoclassica, operata probabilmente in anticipo sulle altre manifatture europee.

Ciò impresse un carattere unico e innovativo alle Porcellane, e soprattutto ai prestigiosi “servizi da tavola”.

Nel corso dei secoli successivi, questa preziosa e antica arte del fuoco ha continuato a vivere, a tutela di una gloriosa tradizione conosciuta e ammirata oltre confine.

All’interno del Parco di Capodimonte hanno sede ancora oggi la Real Fabbrica di Capodimonte e l’Istituto ad Indirizzo Raro “Caselli-De Sanctis”, istituito nel 1961 con lo scopo di continuare l’antica tradizione artigianale, ma anche di ideare e sperimentare innovazioni nel settore.

L’Istituto detiene il marchio della Real Fabbrica, unica realtà produttiva le cui opere possono fregiarsi del “Giglio Borbonico”.

Progetti
Pixys
Territorio, storia e design rappresentano i
tre capisaldi della ricerca che hanno dato
vita al Pyxis
Collaborazioni
Pyxis nasce con l’obiettivo di esaltare il consumo della Mozzarella di Bufala, sia da un punto di vista estetico che funzionale.
Il progetto prende vita da un’idea di Raffaella Del Giudice, Architetto e Designer, che spinta dal desiderio di ritrovarsi intorno al tavolo della sua infanzia, ha realizzato un oggetto di design omaggio alla propria terra e alla propria famiglia.
L’oggetto è stato realizzato a Capodimonte secondo le tradizionali lavorazioni: l’antica sapienza artigianale della Real fabbrica di Capodimonte, voluta da Carlo di Borbone nel 1743, si tramanda dal 1961 all’interno dell’Istituto Raro Caselli – De Sanctis con lo scopo di ideare e sperimentare le innovazioni dell’antica arte.
Durante il periodo borbonico, la Mozzarella diventa un alimento di largo consumo ed è proprio a Capodimonte che re Carlo di Borbone decide di istituire la Reale Vaccheria, un allevamento di bufale con annesso un caseificio sperimentale per la trasformazione del latte.
Grazie alla collaborazione di un terzo partner, eccellenza nel settore del food, quale l’Azienda agricola biologica Tenuta Vannulo, è stato possibile sperimentare l’uso e perfezionare la funzionalità del Pyxis.
L’esperienza con Eleit.it
“Eleit.it è l’unione tra le eccellenze enogastronomiche e le eccellenze manifatturiere di riferimento della Campania, – sottolinea Valter Luca De Bartolomeis, dirigente dell’Istituto Raro Caselli-De Sanctis – un progetto funzionale, ergonomico e poetico, che rappresenta l’incontro perfetto tra l’oro bianco di Napoli con le lavorazioni di Capodimonte e l’oro bianco del Cilento con la mozzarella di Vannulo. Un incontro che possiamo definire ‘dovuto’, perché naturale, che doveva appunto accadere. Dopo il porta babà, quando ci è stato proposto di lavorare anche sul porta mozzarelle Pyxis siamo stati entusiasti, sia perché era un argomento sul quale già si stava ragionando, ma ancor di più perché prevedeva una collaborazione con un’altra bella azienda campana come Vannulo”.
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