Rua Catalana

Era il 1343 quando la regina Giovanna I d’Angiò concesse ai lattonieri catalani una strada tutta loro per incentivare i commerci nel Regno di Napoli.

Da allora lungo la stretta Rua Catalana fantasiose caffettiere di rame, lampade e lampioni trasformano un semplice vicolo del Quartiere Porto in un’ambientazione fantastica.

All’inizio degli anni ’80 erano circa una ventina le botteghe di lattonieri che ogni giorno lavoravano per una committenza ancora vivace e interessata a tutelare questo antico mestiere, oggi ne restano soltanto sei. Un artigianato che dunque rischia di sparire per mancanza di manovalanza e giovani apprendisti.

Tuttavia, nel 1997 Rua Catalana ha visto la riabilitazione dei suoi laboratori dove si lavorano materiali poveri con le tecniche degli stagnini: un antico “mestiere” che è diventato tradizione, tradizione che è diventata arte, diventando così un quartiere-bottega dichiarato luogo Patrimonio dell’Umanità.

Artefice di questo processo di sensibilizzazione Riccardo Dalisi, artista e architetto napoletano, che ha fornito il suo contributo ideando l’illuminazione della strada con luci sostenute da sculture realizzate nei laboratori degli artigiani del luogo. È sorto il lume chiamato “Napolino” che con i suoi bracci di supporto articolati rappresenta l’attività che si svolge nelle botteghe conducendo i visitatori nei percorsi di questo originale museo a cielo aperto.